Concorso con: abacO (Braggion A., Carabini A.), Lain E., Borgato M.
La prima parola chiave della nostra proposta è colonizzazione. Grazie ad un nuovo livello (la canopée in legno lamellare sovrapposta alla piazza) lo spazio vuoto di Piazza Campo del Palio è stato reso accessibile alla colonizzazione di persone e sistemi vegetali. Questa nuova coppia di alleati nella rigenerazione urbana possono finalmente intaccare l’uniformità dello spazio piatto ricoperto d’asfalto, reclamando la sua dimensione pubblica ed ecologica.
Grazie alla canopée lo spazio funzionale (destinato ancora a parcheggio) si arricchisce in modo permanente di presenze umane e vegetali. Queste presenze garantiranno la possibilità che le piazzole di sosta possano essere convertite (temporaneamente o in modo continuativo) in spazi pubblici, mentre, come vedremo in seguito, verranno mantenute e implementate le configurazioni che attualmente animano Piazza Campo del Palio.
La seconda parola chiave della proposta è (terzo) paesaggio. La nuova canopée (un’infrastruttura leggera, abitabile, colonizzabile e di grande estensione) intende riproporre l’andamento delle amate colline astigiane, proponendo ai suoi visitatori un paesaggio conosciuto, accogliente, rassicurante.
La proposta di progetto intende così focalizzarsi sul ricreare differenti atmosfere, caratterizzandole con specifici materiali e percorsi, che possano garantire le condizioni per una certa varietà d’uso.
Al contempo questo nuovo paesaggio “collinare urbano” raccoglie alcune delle principali specie locali, per conferire un valore ecologico visto che risulta attrattiva e utile per la fauna autoctona, in particolare per quella impollinatrice o coinvolta nella dispersione dei semi, come un archivio biologico che possa alimentare il senso di identità territoriale della nuova Piazza Campo del Palio, ma anche specie ornamentali non autoctone, in alcuni casi più appariscenti e decorative.
La terza parola chiave è sensorialità. In aperta opposizione all’uniformità dell’attuale spazio urbano della Piazza, le ombre, i profumi delle specie utilizzate per il verde pensile, la possibilità di sperimentare piani inclinati e di colonizzare a piacimento gli 8000 mq. pedonabili delle nuove colline artificiali della canopée, garantiscono ai cittadini una libertà percettiva (inventiva e ludica) mai sperimentata prima.
All’uniformità della vista piana (che prima dominava lo spazio vuoto e piatto della Piazza) intendiamo sovrapporre un paesaggio tutto da scoprire, in cui l’esplorazione (delle alture, degli anfratti, delle differenti specie vegetali che colonizzano la canopée) può divenire il filo rosso dell’esperienza di cittadini e turisti.